Artisti e Collezione
G-rough apre ai suoi ospiti attraverso il “Gallery Bar”, uno spazio di progetto onirico e caleidoscopico con un bancone bar in ottone nella parte posteriore della parete, pareti specchiate color bronzo, poltrone e tavoli originali degli anni ’50. , cemento bianco e rosso esagonale a terra e rami e fronde lussureggianti a strapiombo sulle sedute e creano un effetto “giardino d’inverno” che si riflette nell’affresco del corridoio fotografico, realizzato – site specific – dall’artista Pietro Ruffo.
Guendalina Salini
“Attraverso”: arazzo trasparente realizzato con tulle dipinto e uno specchio - Living room della Pasquino Suite al primo piano
Soglie di cemento impreziosite da elementi colorati, i comuni regoli con cui giocavano i bambini per ricordare vari linguaggi della storia dell'arte - Living room della Pasquino Suite al primo piano
“Fine” teli copri schermo TV - 10 multipli distribuiti in tutte le stanze dove è presente lo schermo
Fiorella Rizzo
“Cristallizzazione”, serie di cinque stampe fotografiche - Camera da letto della Suite al primo piano
“Soglie d’artista”, due soglie di cemento impreziosite da pagliuzze d'oro e orme in ottone che simulano un passaggio, una sparizione - Ingresso della camera da letto della Pasquino Suite al quarto piano
Gioacchino Pontrelli
“Paesaggio caduto”, installazione, insolita quadreria con pezzi di quadri, carte, frammenti dorati che mischia gli stili high e low -Living Room della Pasquino Suite al quarto piano
Giuseppe Pietroniro
“Modulo Salini”, disegno murale - Tra i pianerottoli del primo e secondo piano
Gianni Piacentini
“Decoro”, adesivi color oro, comunemente usati per la stesura dello smalto da unghie, attaccati sul muro a formare un intreccio che ricorda il decorativismo di grande eleganza della secessione viennese - Corridoio della Pasquino Suite al quarto piano
“Real Estate”, scritta scalpellata sul muro - Tra il corridoio e il living room della Pasquino Suite del terzo piano
“Sito” scritta scalpellata sul muro - All’ingresso del salotto privato del primo piano
Caterina Nelli
“Monocromo astratto”, olio su tavola - Anticamera della Suite al primo piano
Lavori di pittura ad olio che ricordano frammenti delle pitture murali di Pompei - Anticamera della Suite al secondo piano
“Monocromo astratto”, olio su tavola - Anticamera della Suite al terzo piano
“Monocromo astratto”, olio su tavola - Anticamera della Suite al quarto piano
“Monocromo astratto” , olio su tavola - Anticamera della Suite al quinto piano
Marino Melarangelo
“Trasloco metafisico”, walldrawing che sale lungo le scale con personaggi che ricordano un bassorilevo dei primi del 900 - Scale dal piano terra al quarto piano
Salim Langatta
“Albedo#1”, dalla serie Albedo, stampa fotografica a inchiostro - Salotto privato al piano terra
Samuel Clark
Olio su tavola - Appoggiato sulla balaustra del soppalco-camera da letto della Pasquino Suite Plusal quinto piano
Jacopo Ceccarelli aka 2501
Intervento dello streetartist bolognese salvato sui vecchi intonaci color pastello - Camera da letto della Suite al terzo piano
Antonello Viola
Olio vetro e avorio su carta giapponese - Living room della Pasquino Suite al terzo piano
Olio su carta giapponese - Camera da letto della Suite al terzo piano
Olio su carta giapponese
Pietro Ruffo
“Wallpaper”, affresco fotografico arricchito da disegni di camouflage e planisferi tipici della poetica dell'artista - Corridoio di ingresso al piano terra
Marco Raparelli
Ritratti stilizzati dei designer che arredano G-Rough - Replicati anche su portachiavi di ciascuna camera
Gianni Politi
“JPG 300 DPI”, tela dipinta, collage di tela e contingenze accadute nello studio - Camera da letto della Suite al terzo piano
Alessandro Piangiamore
“Highlighted Notes”, stampe fotografiche di una pianta carnivora e una volpe, virate in verde acido della luce a infrarossi - Living room della Pasquino Suite al secondo piano
Nicola Pecoraro
“Italo Bleeder”, smalto e vernice spray su carta - Camera da letto della Suite Plus al quinto piano
Seboo Migone
Decoro a gessetti che riproduce un affresco in chiave contemporanea - Soffitto a cassettoni della Pasquino suite al secondo piano
Emiliano Maggi
Maniglie in ottone dei portoncini a ogni piano
Mat Collishaw
“Last Meal on Death Row, Allen Lee Davies”, digital transfer print su pergamena - Quinto piano
Davide D’Elia
“Yellow Lady”, installazione realizzata “affogando” quadri, luci e specchi nella pittura gialla per metà altezza - Bagno del salotto privato al piano terra
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